Pietro Paltronieri (detto il Mirandolese) (Mirandola, 1679 – Bologna, 1741)
Prospettiva con chiesa neogotica
Tempera su prima tela nella sua cornice originale d’epoca, cm. 71 x 153.

Pietro Paltronieri (detto il Mirandolese) (Mirandola, 1679 – Bologna, 1741)
Prospettiva con rovine classiche
Tempera su prima tela nella sua cornice originale d’epoca, cm. 71 x 153.

Allievo di Marcantonio Chiarini è il maggior interprete di vedute prospettiche decorative a Bologna e come tale viene chiamato a collaborare ad almeno cinque tele della celebre serie commissionata dal console inglese a Venezia Owen McSwiny per il duca di Richmond, raffiguranti monumenti commemorativi di personaggi illustri dell’Inghilterra, in collaborazione con i figuristi G. B. Pittoni e F. Monti. Soggiorni a Vienna e a Roma hanno contribuito a un definitivo consolidamento della sua maniera. Tra i cicli decorativi si annoverano le tempere di Casa Savi Marulli (1712), quelle superstiti di Palazzo Caprara ma soprattutto quelle già in casa Aldrovandi (alcune ora nelle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna) con date 1724 e 1733. Ivi il prestigioso figurista è Vittorio Bigari. Sul Mirandolese si annovera la monografia di M. C. Bandera (Modena 1990).
Notevoli esempi di sovrapporte per palazzo nobiliare che testimoniano al meglio la piena maturità del Mirandolese raggiunta nella invenzione prospettica delle strutture, ma anche la forza di una immaginativa che gli consente di non ripetere mai lo stesso motivo, bensì di variarlo fantasiosamente; non inferiore in questo nelle invenzioni scenografiche proposte da Ferdinando e Francesco Bibiena, anche se non troppo coinvolto nelle loro ingegnose e complesse problematiche prospettiche. Queste due sovrapporte appartengono ad una fase intermedia (sul 1730) tra il ciclo Caprara e quello Aldrovandi e si giovano, come questo ultimo ciclo, di figurine riferibili alla mano di Vittorio Maria Bigari. La spazialità luminosa degli sfondi concede a queste invenzioni di architetture e di acque una convincente plausibilità immaginativa.
(C) Catalogo 9 | Giuseppe Varotti e il Settecento bolognese