Domenico Pedrini | Santo Vescovo martire e un angioletto recante un modello di città

Domenico Pedrini (Stanco di Tavernola [Bo], 1727 – Bologna, 1800)
Santo Vescovo martire e un angioletto recante un modello di città
Olio su tela, cm. 80 x 63.

Domenico Pedrini (Stanco di Tavernola [Bo], 1727 – Bologna, 1800) | Santo Vescovo martire e un angioletto recante un modello di città | Olio su tela, cm. 80 x 63.

Il discepolato presso Vittorio Bigari risulta evidente nelle opere giovanili, tra cui si annoverano alcune pale d’altare della chiesa di S. Sigismondo che nei moduli figurali mostrano una finezza e una grazia destinate a mutarsi quando Domenico si accosta ad Ubaldo Gandolfimutuandone i fluidi impasti e arricchendo la tavolozza in senso neoveneto. Rilevanti in tale senso i soggiorni a Verona e a Trento che potrebbero essersi protratti a lungo. Nella sua intensa attività di autore di pale d’altare alcuni punti fermi sono offerti dalle tele di Santa Maria delle Grazie alla Cavalleria (1770), in S. Mamante a Lovoleto (1771), nel Municipio di Pieve di Cento (1775) e in S. Maria della Vita a Bologna (1780).

L’influsso bigaresco comprovato dalla pala con “Madonna e S. Gaetano da Thiene” in S. Maria delle Grazie (proveniente dalla chiesa di S. Bartolomeo) che Marcello Oretti assegna al 1770 consente di riferire a Domenico questo luminoso dipinto che possiede nella levigatezza del ductus una peculiarità particolare; prima che l’artista si approssimi ai modi di Ubaldo Gandolfi, orientandosi verso una resa più atmosferica della stesura cromatica che, com’è noto, costituisce il traguardo perseguito da questa fase della pittura bolognese.


(C) Catalogo 9 | Giuseppe Varotti e il Settecento bolognese